Lo sviluppo territoriale della Montagna e il raggiungimento di un equilibrio sostenibile sono da sempre oggetto dei miei pensieri più appassionati.
Ho scritto di getto alcune proposte di legge che nascono da queste riflessioni che faccio in definitiva dal 1972 (anno della mia iscrizione, a 17 anni, a un partito PSI) ed anche per la mia esperienza da Sindaco di Berceto, carica che ricopro, dal 2009.
Siamo a fine legislatura e probabilmente la proposta di Legge, che allego, non sarà approvata.
Resta il fatto che rimane il bisogno, impellente, di intervenire per non perdere occasioni eccezionali, per i nostri territori, che potrebbero concorrere, in modo moderno, allo sviluppo dell’intero Paese.
Anche le Assemblee legislative delle Regioni potrebbero, da queste proposte, avere degli spunti per modificare la propria Legge della montagna.
Prima o poi si prenderà atto dell’importanza dei Comuni, anche quelli con pochi abitanti, per uno sviluppo vero dell’Italia che ricerca la qualità, riconosciutaci da tutto il mondo, e non la quantità.
Se miriamo alla quantità, in Italia, avremmo da confrontarci con colossi mondiali che decreterebbero la nostra sicura sconfitta.
Non per presunzione ritengo che queste proposte, nel caso non sortiscano effetti in una Legge Nazionale, potrebbero averlo in una Legge Regionale
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